Tutto nasce dopo aver portato un vaso di Calle bianche dentro casa. Per giorni sono rimaste sul davanzale della finestra quasi socchiuse e al mattino, aperti gli occhi, era la prima cosa che l’artista aveva il piacere di vedere. Gli steli lunghi e verdi e alla fine il bocciolo bianco candido. Un piccolo fascio di eleganti fili d’erba con in punta quel soprabito chiaro quasi etereo. Un momento di bellezza cosi effimero che l’artista ha deciso di tentare di replicare con il legno di Mimosa, anch’esso di grandissima eleganza.
Le cose sono le stesse anche se perdono una parte di loro stesse? Fino a che punto esse sono riconoscibili e quando diventano altro? Per questa piccola collezione l’artista ha immaginato che alcuni manufatti fossero investiti da un trascorso temporale di diverse centinaia di anni. Cosa sarebbe rimasto di loro?
Negli ultimi anni tutti gli sforzi dell’artista sono stati indirizzati allo studio e alla ricerca dello spazio che occupa la materia e dello spazio che la materia lascia al vuoto. Questo ha generato una serie di sculture, raccolte sotto il nome di Forme & Volumi. Questi lavori sono la risultante di una serie di domande. Cosa vuol dire elegante? Può un oggetto elegante essere trasversale nelle culture e nel tempo? Le risposte sono arrivate dalla natura.